C’è una scena del Padrino in cui don Vito beve un bicchiere di vino, e Michael gli siede di fronte, “bevendo” dalla saggezza del padre. È una scena molto diversa da tutte le altre del film, una scena intima e affettuosa. Don Vito è invecchiato, è stanco, non è più il vecchio boss che tutti comanda. Ora è Michael a dirigere l’azienda di

Don VIto Corleone sorseggia un buon vino in una scena del film Il Padrino, di Francis Ford Coppola
famiglia. Qualche sorso di un buon rosso lo ha reso quasi tenero, mentre consiglia il figlio su come pianificare la morte dei suoi nemici. In quella scena così particolare c’è tutto l’amore di Francis Ford Coppola, uno dei registi più grandi di tutti i tempi, per il vino.
Le Star e il vino: la Francis Ford Coppola Winery
Un amore davvero sconfinato, quello che unisce il cineasta e le vigne californiane, dal quale è nata una celebre cantina, tra le 10 più grandi degli Stati Uniti: la Francis Ford Coppola Winery, che proprio il mese scorso è stata venduta a un colosso del settore per una cifra astronomica. Una passione che Coppola ha ereditato dai suoi antenati, a partire dal nonno Agostino, che, in maniera rudimentale, produceva vino nel suo seminterrato di New York. Oggi, certo, Francis e la moglie Eleanor dispongono di mezzi e patrimoni incomparabili con quelli di Agostino, e possono permettersi di operare solo ai massimi livelli.
L’inizio di una grande passione
L’avventura del regista nel mondo dell’enocoltura cominciò 35 anni fa con l’acquisto della Niebaum Mansion a Rutherford, in California. “Dopo il successo de Il Padrino – ha raccontato in un’intervista – ho avuto la possibilità dal punto di vista economico di poter fare quel passo. Mia moglie mi chiese quanto ne sapessi della produzione del vino e le risposi che non ne sapevo nulla. Come d’altronde non sapevo nulla su come girare un film. E poiché nonostante questo ero diventato un regista, decisi che sarei diventato anche un produttore di vino.”
“Da buon italo-americano – continua il suo racconto – sono stato abituato da sempre ad avere il vino in tavola: ricordo con affetto i racconti dei miei zii relativi al periodo del proibizionismo e di come il governo consentisse alle famiglie di poter produrre il vino in casa. Mio nonno aveva sette figli che attendevano con ansia il momento in cui potevano procurarsi dell’uva, prodotto che loro preferivano al vino perché la frutta fresca era davvero un lusso in quegli anni. Noi bambini ascoltavamo quelle storie sorseggiando un po’ di vino mescolato con la gassosa.”
Il doloroso addio
La Francis Ford Coppola Winery oggi produce numerosi vini che sono divenuti iconici. Per Francis rappresentano, sono parole sue, “una celebrazione della vita”. Possiamo solo immaginare quanto gli sia costato (ma anche quanto gli sia fruttato) cedere questa attività che ha rappresentato, in pratica, metà della sua vita.
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