Il terroir dello Champagne e i suoi segreti

Lo champagne è, nella mente di tutti, la bevanda dei sogni, un po’ come lo era l’ambrosia degli Dei nell’antica Grecia. È il vino degli amanti, ma anche degli affari. Delle celebrazioni, per molti, ma anche della quotidianità per alcuni. Eppure, nonostante tanta fama, in pochi sanno cosa lo renda così ambito e prezioso. Produrre dello champagne non è un’arte alla portata di tutti: una scuola viticola codificata nei secoli, così definita e precisa da apparire folle a chi non è del mestiere. A cominciare dal terroir.

Il terroir dello Champagne e i suoi segreti

Secondo lOrganizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV), “Il terroir vitivinicolo è un concetto che si riferisce a uno spazio nel quale si sviluppa una cultura collettiva delle interazioni tra un ambiente fisico e biologico identificabile, e le pratiche vitivinicole che vi sono applicate, che conferiscono caratteristiche distintive ai prodotti originari di questo spazio”

Il terroir: ben oltre l’idea di terreno

Come potete intuire da questa definizione, il concetto di terroir va ben oltre il semplice terreno sul quale la vite è coltivata, per abbracciare un’idea più ampia che lega caratteristiche orografiche, geologiche e umane. Se questo è vero per tutti i vini, tanto più lo è per il principe della vigna, lo champagne. Non di tutte le vigne, sia chiaro, ma solo di quella che lo ha reso l’istituzione che è, la vigna Champenois.

Una regione unica al mondo

La vigna Champenois (ed il relativo méthode Champenoise) è quella tipica della regione dello Champagne, la fascia di territorio a est di Parigi. Una zona che dal 1927 ha ricevuto il riconoscimento di DOC. All’interno di questa marco-area si distinguono 4 micro-aree, le più famose per la produzione, ognuna con sue caratteristiche e peculiarità:

  • La Montagna di Reims.
  • La Côte des Blancs et la Côte de Sézanne
  • La Valle della Marna
  • La Côte des Bar.

Le caratteristiche uniche del territorio

Sono tre le caratteristiche che rendono questa fascia di territorio unica: il clima, che unisce in modo sublime le caratteristiche del clima continentale con le tipicità di quello oceanico. La composizione del suolo, fortemente calcareo, che garantisce un’irrigazione naturale del terreno e caratteristiche mineralogiche uniche. Altitudine e orografia dei pendii, infine, che permettono alle vigne di ricevere un’esposizione solare naturale e di ottimizzare il deflusso dell’acqua in eccesso.

A ciò si aggiunge, ovviamente, l’attenzione maniacale e il metodo dei vignaioli francesi, maestri di quest’arte, e la selezione (molto complessa) degli uvaggi. Ai quali, però, dedicheremo presto un nuovo approfondimento.

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