Bourgogne Rouge Cote d’Or è un Pinot Nero in purezza, tra i fiori all’occhiello di questa cantina giovane ma prestigiosa. Il Domaine Michel Magnien ha col tempo trovato una sua cifra distintiva tra i produttori della Borgogna, con uno stile e una filosofia trasferito alle loro cantine situate nel villaggio di Morey-Saint-Denis. Michel Magnien è nato nel 1946 e sin da piccolo ha lavorato al fianco del padre Bernard.
Bourgogne Rouge Cote d’Or di Domaine Michel Magnien
I Magnien hanno da sempre venduto le loro uve alla cooperativa locale, questo almeno fino al 1993, quando suo figlio Frédéric entrò a far parte dell’azienda di famiglia e convinse il padre a vinificare ed imbottigliare da solo tutti gli ettari posseduti. Frédéric Magnien ha iniziato, poi a sperimentare le pratiche biologiche in vigna alla fine degli anni ’90 e l’intera produzione dopo anni di sperimentazioni è stata, poi, convertita alla biodinamica e certificata Demeter nel 2015.
“Biodinamica, eccellenza e precisione per il rispetto dei nostri terroir della Borgogna”
“Biodinamica, eccellenza e precisione per il rispetto dei nostri terroir della Borgogna.” Con questo motto Michel Magnien ha espresso la sua idea di viticoltura: Il rispetto per la diversità dei nostri terroir e il rispetto per l’ambiente sono una priorità quotidiana per la Tenuta. Per offrire un vino all’altezza delle aspettative, certo, ma anche per garantire un futuro sano ai nostri figli.
La rara qualità dei vini di Frédéric Magnien vive nel rispetto degli elementi cosmici, nell’osservazione meticolosa delle piante e nell’ascolto del suolo. Ogni bottiglia traduce con fedeltà la purezza delle denominazioni, la passione della vite e l’influenza degli elementi naturali grazie ai principi biodinamici.
La filosofia del Domaine
In cantina Frédéric da coerenza alle scelte fatte in vigna, adattando una filosofia che premi il rispetto della materia prima. Il Bourgogne Rouge Cote d’Or è frutto di una fermentazione innescata da lieviti indigeni e l’invecchiamento avviene sia in anfora di terracotta che in legno, pratica non comune per i Pinot Nero di Borgogna. Con questo invecchiamento, infatti, l’obiettivo del Domaine è quello di ottenere un vino che rispetti la purezza del frutto e la franchezza del suo terroir.
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